lunedì 3 agosto 2020

COME TE LA PASSI? Adolescenti durante il lockdown

Come te la passi? (1)

Di Elisa Lupano

Un sondaggio tra i ragazzi che frequentano il doposcuola di un’associazione di Torino

Durante il periodo di isolamento a causa del Covid-19, ho lanciato un breve sondaggio on line per i ragazzi che frequentano i doposcuola dell’Associazione ASAI, con lo scopo di capire meglio come passavano il loro tempo e di conoscere emozioni e pensieri durante la permanenza forzata a casa.

Hanno risposto circa 50 ragazzi, la maggior parte di 14 anni o più, ma abbiamo avuto risposte anche dai più giovani, di 11, 12 e 13 anni. Anche se non sono molti rispetto al numero dei ragazzi che frequentano il doposcuola, le loro risposte ci danno una fotografia dei loro pensieri e delle loro vite in questo periodo.

La maggior parte risponde che trascorre la giornata con i genitori e i fratelli, solo qualcuno da solo, e alla sera con un genitore, in particolare la mamma. Sono pochissimi che stanno con altre persone della famiglia (zii o nonni).

Per quanto riguarda l’organizzazione della giornata abbiamo chiesto se il tempo trascorso a casa seguiva o meno una organizzazione e tempi determinati. Solo il 20% considera la sua giornata ben organizzata, mentre il restante 80% si divide tra giornate che vanno avanti senza organizzazione, un po’ come capita (30%) e giornate un po’ organizzate e un po’ no (50%).

 

Ho anche chiesto quali pensieri avevano avuto nel momento in cui hanno sentito che le scuole sarebbero state chiuse. Le risposte ci riportano un senso di disorientamento per più della metà dei ragazzi (ero un po’ contento e un po’ no (56%), mentre i contenti e i molto contenti rappresentano insieme circa un quarto dei ragazzi che hanno risposto. A questi si aggiungono i dispiaciuti (pochi) e quelli che hanno sentito, a fronte di una decisione così grave, la paura. Alcune risposte individuali scritte nella casella “ALTRO” ci dicono: “ho pensato che mi sarei annoiato”,  “ero felice di stare con tutta la mia famiglia ma mi sono subito mancate le mie amiche i professori” “ero un po' scettico” e “ero triste”.

 

 

Interessante sono state le risposte rispetto a “Cosa pensi adesso?”, dopo circa un mese di isolamento. in questo caso abbiamo chiesto di esprimere liberamente cosa pensavano, per non ingabbiare le risposte in frasi già confezionate. I loro pensieri sono leggermente cambiati rispetto alla prima risposta emotiva data alla notizia della chiusura delle scuole: quasi la metà esprime il bisogno di un ritorno alla normalità, alla scuola, al doposcuola, alle uscite con gli amici, anche se tra questi c’è chi dice di apprezzare questo nuovo modo di fare lezione on line, e soprattutto qualcuno apprezza questo periodo di calma che permette di mettere a posto pensieri e emozioni, grazie ad un parziale allontanamento dallo stress quotidiano provocato dalla scuola. Alcuni esprimono preoccupazioni più mirate alla situazione esterna alla loro vita: il contagio, il sistema sanitario, il modo di gestire da parte delle autorità i sistemi di protezione dal virus.

 

Volevo sapere cosa fanno durante il giorno, chiedendo di esprimersi rispetto ad una serie di attività, dichiarando, per ogni attività indicata, se la svolgevano per niente, poco, abbastanza, molto o moltissimo.

 

 

Rispondono che fanno abbastanza i compiti, giocano pochissimo alla play, non leggono, giocano un po’ di più ai videogiochi sul cellulare, chattano con gli amici e seguono i loro preferiti sui social. Cucinare e giocare con i fratelli sono attività poco praticate, di più sono quelli che fanno i lavori di casa. Un discreto numero durante il giorno dichiara di pensare molto o moltissimo. A cosa pensa? Questo dobbiamo chiedercelo. Ma ci fa pensare a famiglie in cui si trascorre il tempo fisicamente nello stesso spazio, ma un tempo riempito da scarse relazioni tra i componenti della famiglia, in cui ognuno comunica con chi è lontano, trascurando di riconoscere le emozioni di chi sta vicino.

                                                                                                            (continua)

 



 

 


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